Principe Carlo al COP 21: più sostegno agli indigeni nella lotta ai cambiamenti climatici

3 dicembre 2015

Lo sfratto dei popoli indigeni dalla loro terra ha causato massiccia deforestazione in tutto il mondo. © Survival International

Questa pagina è stata creata nel 2015 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il Principe Carlo si è unito agli appelli che chiedono il riconoscimento dei diritti territoriali dei popoli indigeni come parte delle misure da adottare nella lotta ai cambiamenti climatici.

Intervenendo ad una riunione alla Conferenza di Parigi COP 21 – alla presenza di Ministri e leader indigeni – il Principe Carlo ha affermato che è di importanza fondamentale che le foreste vengano risanate e che i diritti territoriali dei popoli indigeni siano rispettati.

A proposito delle strategie positive per contrastare i cambiamenti climatici, ha sottolineato l’importanza di “un’adeguata protezione delle loro riserve, tradizioni e culture.”

Il Principe ha sottolineato che i popoli indigeni sono i custodi naturali della foresta. “Tutti i nostri sforzi dovrebbero essere guidati in primo luogo dai popoli la cui vita è molto più intimamente intrecciata alle foreste della nostra” ha dichiarato. “I nostri passi dovrebbero riconoscere e proteggere i loro diritti, ma anche attingere alla loro saggezza, alle loro prospettive e, ovviamente, alle loro speranze per il futuro.”

Ha inoltre aggiunto che perché questi sforzi abbiano successo “…ci sarà bisogno della volontà politica e del coinvolgimento dei dirigenti politici ai massimi livelli.”

Il Principe si è unito all’appello lanciato da Survival International per chiedere ai leader di tutto il mondo di riconoscere che i popoli indigeni sono i migliori conservazionisti e custodi del mondo naturale, e rispettare i loro diritti territoriali.

Nonostante siano tra i più colpiti dai cambiamenti climatici, i popoli indigeni si sono ritrovati ai margini della Conferenza COP 21. Gli sforzi per resistere alle attività distruttive realizzate nelle loro terre non hanno ricevuto sufficiente attenzione; questo rischia di portare, in futuro, a un aumento della deforestazione e ad una maggiore vulnerabilità di quei popoli che che difendono la loro terra.

Nonostante l’appello del Principe Carlo, molti governi presenti al COP 21 continueranno probabilmente a negare ai popoli indigeni il loro diritto collettivo alla terra.

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