I vincitori del Concorso fotografico per i 45 anni di Survival

17 settembre 2014

L’immagine vincitrice del concorso fotografico indetto per il 45° anniversario di Survival International è il ritratto di un ragazzo Asurini do Tocantins. © Giordano Cipriani / www.giordanocipriani.com

Questa pagina è stata creata nel 2014 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, annuncia i dodici vincitori del suo primo concorso fotografico, lanciato in occasione del suo 45° anniversario. Il primo premio è andato allo straordinario ritratto di un ragazzo Asurini do Tocantins dell’Amazzonia brasiliana, del fotografo italiano Giordano Cipriani.

Le immagini vincitrici offrono uno spaccato dell’incredibile diversità e unicità degli stili di vita dei popoli indigeni e tribali di tutto il mondo. Le fotografie scelte immortalano, tra gli altri, i sorrisi contagiosi delle donne Igorot che abitano sulle catene montuose delle Filippine, la prestanza atletica dei Tarahumara del Messico e il salto del toro degli Hamer della Valle dell’Omo, in Etiopia.

Tra i classificati anche la fotografia di un uomo Hamer della Valle dell’Omo, in Etiopia, che salta agilmente su una fila di tori nel corso di una cerimonia nuziale. © Salvatore Valente / Survival International

Gli altri undici classificati sono: 
- Fabien Astre (uomini Mentawai nella foresta, Indonesia);
- Una foto una sonrisa (bambini Surma, Valle dell’Omo, Etiopia);
- Arman E Barbuco (donne Igorot, Filippine);
- Christian Declerq (comunità Willoq, Perù);
- David Ducoin (giovane Tarahumara, Messico);
- Nicolas Marino Arch. (donna Tibetana, Tibet);
- Andrew Newey (uomo Adi, India);
- Partha Pratim (uomo Santhal, India);
- Johann Rousselot (donna Kondh, India);
- Sarah Sandring (tende Innu, Canada);
- Salvatore Valente (Hamer, Valle dell’Omo, Etiopia).

Guarda la galleria con le foto dei vincitori

Le dodici foto vincitrici compongono il calendario 2015 di Survival. Saranno in mostra alla Little Black Gallery di Londra dal 2 al 16 dicembre 2014, e in altri paesi in cui Survival ha sede.

Aperto a dilettanti e professionisti, il concorso era diviso in categorie – terra, diversità umana e stili di vita – e vuole celebrare la fotografia come importante mezzo di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui popoli indigeni.

La giuria era composta dal Direttore generale di Survival Stephen Corry; dall’attrice e ambasciatrice di Survival Gillian Anderson; da Tim Allen – fotografo del programma della BBC Human Planet; dal fondatore della Little Black Gallery Ghislain Pascal; dalla consulente editoriale di Survival Joanna Eede e dalla direttrice di Survival Italia Francesca Casella.

La bellissima immagine di un pescatore Santhal del Bengala occidentale, in India, che lancia la sua rete. © Partha Pratim / Survival International

      
“Le immagini dovevano fornire ritratti accurati e obbiettivi dei popoli indigeni, senza falsificazioni dell’aspetto o del comportamento dei loro soggetti: nella scelta delle fotografie vincitrici, questo requisito è stato un importante criterio di valutazione” ha commentato Stephen Corry. “L’alto livello delle immagini che sono arrivate da tutto il mondo dimostra che è possibile scattare fotografie emozionanti dei popoli indigeni contemporanei senza necessariamente descriverli come ‘cattivi’ o ‘nobili selvaggi’.”

Quest’anno Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni celebra il suo 45° anniversario. Survival è stata fondata nel 1969 dopo la pubblicazione di un articolo sul genocidio degli Indiani brasiliani scritto da Norman Lewis per il Sunday Times britannico, e corredato dalle immagini potenti del celebre fotografo Don McCullin.

Nota ai redattori:

- Il calendario 2015 di Survival è ora in vendita con l’immagine vincitrice in copertina. I proventi andranno interamente a finanziare le campagne urgenti di Survival.
- Il primo classificato sarà premiato con una macchina fotografica Olympus E-PM2, donata da Olympus.
- Survival International ringrazia Chau Digital per le stampe, e John Jones per le cornici delle fotografie presto in mostra alla Little Black Gallery, Londra.

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